Una storia di mare
Che sorpresa che il tuo viaggio alla scoperta di Otranto
ti abbia condotto qui. Chissà cosa ti avrà attratto…
Il luogo, i colori, i profumi? Forse il mio nome?
Mi chiamo Marinero e sono una leggenda del mare
che ho solcato con pazienza, attesa, coraggio e spirito sfidante.
Ogni rete che ho calato negli abissi mi ha svelato misteri che prima esistevano solo nei miei sogni.
Oggi questo è il mio salotto del gusto nel cuore di Otranto,
la città che in Italia vede per prima sorgere il sole.
Nel mio nome celebro l’antica flotta marinara
di un porto glorioso che, da secoli, affronta le urla del mare.
Ma nel mio nome omaggio anche la lingua spagnola,
portata in queste terre dal dominio aragonese
a cui risale il magnifico Castello di Otranto,
distante 100 passi da te.
Sei seduto a un tavolo di legno che ho siglato con un nome.
Cercalo sui bordi e scoprirai che ogni tavolo
porta il nome di un antico peschereccio otrantino.
Sederti qui, per me, è come accoglierti in una rada di barche,
piene dei sapori raccolti dall’azzurro di questa costa
e dal calore della mia terra di sabbia,
cullata dalle onde del tempo.
Ho due remi per salpare e due ami per pescare.
Perché in coppia si è capaci di cose che, da soli,
è impossibile anche solo immaginare.
Così, due punte uncinate, se specchiate, formano un cuore.
E quel cuore simboleggia il mio amore,
lampara luminosa tra le rotte del mare.
